Circolo Rialmossese
- Nuovo Circolo Rialmossese (nome alla nascita)
Intestazione di autorità
- Intestazione
- Circolo Rialmossese
Sede
- Indirizzo
- Fraz. Rialmosso, 59
- Comune
- Campiglia Cervo
Natura giuridica
- Qualifica
- circolo ricreativo privato
Storia istituzionale
Fin dal 1912 i rialmossesi costituirono un circolo ricreativo privato. All'inizio si riunivano nel salone ricavato con la ricostruzione della parte di casa distrutta dalla valanga del 1888, casa che ospitava anche l'osteria. Ma tale convivenza non durò a lungo. L'amministrazione del circolo acquisì la casa della defunta Domenica Piatti, la ristrutturò nelle forme attuali e vi stabilì la sede del medesimo.
L'edificio durante l'era fascista fu ceduto all'ente “Istituto Scolastico Don Giovanni Lorenzo Vanni” per evitarne la temuta alienazione a favore dell'Opera Nazionale Dopolavoro (alla quale il circolo dovette comunque aderire). In questo periodo l'O.N.D. della Provincia di Vercelli (di cui faceva parte il Comune di Quittengo, comprendente la frazione Rialmosso) organizzò gare ginniche e bandistiche, gite, convegni, sfilate folkloristiche e ad una di queste partecipò anche un gruppo di ragazze rialmossesi. Essa incoraggiava le escursioni, purchè preventivamente autorizzate (anche solo per andare in comitiva all'oratorio di S. Grato!) e seguite da una relazione scritta corredata di fotografie.
Nel circolo (o “Dopolavoro”) era inoltre autorizzato il ballo, in determinati giorni, fino a mezzanotte.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale un decreto governativo (comunicato il 18 luglio 1945 ai sindaci, ai Comitati di Liberazione Nazionale locali e alle Camere del Lavoro della Provincia di Vercelli) stabiliva la trasformazione dell' O.N.D. in “Ente Nazionale Assistenza Lavoratori” o E.N.A.L. e dei dopolavori in “Centri Ricreativi Assistenza Lavoratori” o C.R.A.L.
I rialmossesi continuarono comunque a parlare di circolo o di "Dopolavoro", raramente di “E.N.A.L.” (in seguito confusa occasionalmente con l' ENEL!), mai di C.R.A.L. Lo frequentavano la domenica o nelle serate d'apertura per giocare a carte o a tarocchi, bere qualche bicchiere, di tanto in tanto ballare (generalmente col grammofono sostituito poi dal giradischi) ed anche per vedere la televisione, che pochissimi avevano in casa: i programmi popolari come “Lascia o raddoppia”, “Canzonissima” ecc. erano di grande richiamo.
Col diminuire della popolazione, l'affermarsi di nuovi divertimenti, le difficoltà di reperire un gestore, l'attività del circolo andò scemando fino a cessare del tutto negli anni '70. Il locale fu chiuso e l'associazione sciolta.
Passarono circa vent'anni prima che la popolazione la rifondasse come “Nuovo Circolo Rialmossese”, registrata a Biella il 10 maggio 1995, con finalità sociali, culturali, ricreative. La sede coincide con quella del circolo precedente, in fraz. Rialmosso 59, ceduta dall' “Istituto Scolastico don Giovanni Lorenzo Vanni” in comodato trentennale dopo onerosi lavori di manutenzione finanziati con la vendita della sede della scuola.
Ora il circolo apre solo in occasione di mostre, conferenze, incontri, grazie all'opera volontaria e gratuita dei soci.