Boffa Bignolin, Ugo
Tipologia Persona
Intestazione di autorità
- Intestazione
- Boffa Bignolin, Ugo
Date di esistenza
- Luogo di nascita
- Rialmosso
- Data di nascita
- 1911
- Luogo di morte
- Pollone
- Data di morte
- 2003
Biografia / Storia
- Detto 'l mut (il muto).
Da "il Biellese" del 21 gennaio 2003:
"Il 14 del corrente mese abbiamo accompagnato alla casa dei Più, l’amico Ugo Boffa Bignolin che all’età di 92 anni ci ha lasciati per raggiungere la mamma, nei confronti della quale aveva nutrito una reverenza particolare, che aveva lasciato questo mondo alla bella età di 105 anni. Ultimo di una numerosa famiglia, Ugo portava sin dalla nascita un handicap, era infatti sordo muto, che però non gli aveva mai impedito di svolgere una attività normale, di inserirsi nella vita sociale della sua frazione, di impegnarsi ed a volte farsi promotore di iniziative come nei carnevali di Rialmosso quando assieme ai compaesani imbastiva giochi e fagiolate o organizzava pranzi a San Grato, che considerava la sua seconda casa, o come quando si attivò per far proseguire la pista interpoderale che collegasse i casolari abbandonati che in parte hanno potuto così essere recuperati, ma Ugo va ricordato per quel generoso atto d’amore che lo indusse a ricostruire il Parco della Rimembranza, per ricordare i compaesani caduti in guerra, proprio presso quell’oratorio di San Grato luogo di culto antico al quale tutti i Rialmossesi si sentono legati in modo particolare. Quattordici cippi in sienite, pietra che aveva imparato a lavorare nella vicina cava della Pila, che si era trasportato a spalle lungo l’antica pedonale che collega in 40 minuti di percorso, la frazione al luogo di culto alpestre. L’azione gli valse il premio de “La Notte di Natale” che gli venne dato, su segnalazione dell’allora sindaco Nello Casale, a Milano, dove si recò accompagnato dall’amico e compagno di lavoro Pierino Machetti. Ma Ugo era anche amico degli animali, chi non ha visto le famose fotografie scattate da Cimen che lo ritraggono in compagnia del gatto e della volpe alla quale allunga un pezzo di formaggio? Sono immagini che evidenziano una particolare sensibilità che in Ugo era esaltata maggiormente forse anche in forza del suo handicap. Rimase sempre attivissimo anche all’interno degli interessi familiari e ben lo sanno i nipoti che a volte venivano svegliati di buon mattino per sentirsi proporre iniziative o illustrare idee di progetti nuovi per la casa; Ugo era così, un uomo che non si diede mai per vinto, che sin dall’infanzia nei banchi di scuola seppe reagire e seppe occupare un proprio spazio che difese con tenacia e che via via arricchì di esperienza e personalità".