"Acta Francesii et Particulares Montis Asinarij", ossia "Acta civilia super smembratione Parochialis Campilie Pro Adm. Rev. Domino Priore Paroco dicti loci Campilie Francesco Francesio contra Particulares vici denominati Montis Asinarij"

Tipologia Documento
Data topica Andorno, Campiglia Cervo, Montesinaro, Torino e Vercelli
Data cronica
1746 Ottobre 05 - 1749 Agosto 11

Numerazione definitiva

Numero definitivo
738
Prefisso
ASPCC

Contenuto

La Parrocchia di Montesinaro si trovava nel territorio di Piedicavallo. La filza riguarda la causa vertita dinnanzi alla Curia episcopale di Vercelli tra il 1746 e il 1748 e poi quella discussa in appello di fronte alla Nunziatura Apostolica di Torino fino al 1749. Alla supplica dei particolari di Montesinaro (accolta positivamente dal vescovo di Vercelli, mons. Giovanni Pietro Solario, il 5 ottobre 1746), rappresentati dal procuratore Alda, rispose don Francesio con la procura affidata a Cesare Vittorio Badat di Vercelli (6 febbraio 1747). Il 23 febbraio iniziò il dibattimento con l'esposizione delle ragioni dei montesinaresi: stato disastroso della strada, specialmente d'inverno, difficoltà dovute al maltempo (pioggia e neve), problemi causati dall'attraversamento dei torrenti Rosazza e Cervo, distanza oggettiva e impossibilità effettiva per vecchi, malati, donne gravide ecc. di raggiungere la chiesa parrocchiale per i sacramenti (e viceversa per il parroco che non poteva presidiare adeguatamente, specie in caso di moribondi ed estreme unzioni). La nuova parrocchia poteva essere eretta nell'oratorio di San Grato di Montesinaro. Con ordinanza 30 agosto 1747 il vescovo di Vercelli disponeva la nomina (in capo al parroco di Campiglia Cervo) di un cappellano-vicario per l'oratorio di Montesinaro. Al ricorso di Campiglia Cervo, lo stesso vescovo ordinava (8 gennaio 1748) di riaprire il processo dinnanzi alla Nunziatura presso il Regno di Sardegna. Il 13 febbraio 1748 mons. Ludovico Merlini, nunzio apostolico a Torino, approvò la supplica di Campiglia Cervo nella quale si elencavano i testimoni da citarsi. Il 1° marzo il procedimento si aprì nuovamente con la causa in appello. Documenti relativi allo "stato d'anime" e allo stato patrimoniale della parrocchia. Deposizioni dei testimoni al causidico Andrea Verani si affianca anche il procuratore Cappello (per Montesinaro) mentre il Crosa rappresentava Campiglia Cervo. Il 24 gennaio 1749 mons. Merlini dispone in via transitoria la nomina del cappellano di Montesinaro come previsto dall'ordinanza del vescovo di Vercelli del 30 agosto 1747. La sentenza dello stesso nunzio apostolico dell'11agosto 1749 cassava le pretese della smembrazione della parrocchia e ribadiva l'istituzione della cappellania di Montesinaro

Note

Segnatura originale in inchiostro nero: "Casella 10a N. 4 A". Due sigilli cartacei impressi adesi VEDI ASPCC 0747, ASPCC 0753 e ASPCC 0754