"Atti del legato Accati", ossia della causa vertente di fronte il Senato Reale di Torino tra la Parrocchia di Campiglia Cervo e i fratello Accati, parenti ed eredi del legatario
- 1784 Giugno 03 - 1785 Dicembre 15
- Note
- senza data La prima data è quella della risposta alla prima supplica
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1093
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
Il parroco di Campiglia Cervo, don Barnaba Tempia, aveva eletto a procuratore generale il prete Giovanni Battista Lampo ed entrambi erano rappresentati a Torino dal causidico collegiato Giacomo Maria Durandi. I fratelli Accati, figli del fu Giuseppe Antonio, ovvero il sacerdote don Giovanni Battista (già deceduto), Francesco Battista e Carlo Giuseppe (allora minorenne), erano rappresentati dal causidico collegiato Giuseppe Vincenzo Capello. "Relatore" della causa era il senatore conte Lombardi. Con suo testamento 1° giugno 1741 il fu Giuseppe Accati aveva disposto che i suoi eredi "immediati et mediati" garantissero alla chiesa parrocchiale di Campiglia Cervo la necessaria elemosina per la celebrazione dei funerali anniversari previsti (poco più di 11 lire). I fratelli Accati (nipoti del testatore in quanto loro nonno paterno) opinavano sulla natura liturgica dei funerali celebrati uno per anno dal parroco e da altri cinque sacerdoti (il costo era così ripartito: 3 lire per il diritto della parrocchia, 2,5 lire al parroco, 1,2.6 a ogni altro sacerdote e 0,5 lire per il sacrista) e, soprattutto, delle sei messe ulteriori volute dal testatore nel 1741 che, annualmente officiate, risultavano economicamente impegnative. Nella prima supplica si faceva menzione a uno strumento di divisione tra fratelli del 23 marzo 1775. I fratelli Accati avevano disconosciuto una parte delle disposizioni testamentarie circa le messe di suffragio e per questo erano stati citati in giudizio. ll 30 dicembre 1784, il Reale Senato ammetteva in causa le testimonianze favorevoli alla Parrocchia di Campiglia Cervo. Il 25 marzo, a Campiglia Cervo, il podestà e giudice di San Paolo Cervo, Lorenzo Beccara, deputato dal Reale Senato per patenti 26 agosto 1784, raccoglieva le attestazioni di due testimoni: lo stesso don Lampo, cappellano, e Benedetto Magnano, sarto e sacrista della chiesa parrocchiale di Campiglia Cervo. La sentenza del Reale Senato del 21 novembre 1785 dava ragione al parroco di Campiglia Cervo, ovvero lo manteneva nel diritto di esigere le 11 lire circa per messe di cui nel legato
Note
- Alcuni sigilli cartacei impressi adesi