"Atti del M.to Ill.re et M.to R.do Signor Priore, e Ministri della Chiesa Parochiale delli Santi Gioseppe e Bernardo della Valle d'Andorno attori contro Messer Gioanni Prario Bazzano della medesima Valle convenuto"
- 1679 Agosto 26 - 1680 Marzo 26
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1151
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
Attorno al 1676, Giovanni fu Giovanni Pietro Prario Bazzano della Valle d'Andorno aveva acquistato alcuni beni della Parrocchia di Campiglia Cervo e del santuario di San Giovanni d'Andorno per un valore di 850 lire. Non avendole mai sborsate, il 26 agosto 1679 (per atto rogato dal notaio Bernardo Rosazza), il Prario Bazzano passò sottomissione per poter pagare capitale e interessi entro il gennaio seguente. Il 19 febbraio 1680, stante il mancato pagamento o la restituzione dei beni (cui il Prario Bazzano si era impegnato ad aggiungere altre 300 lire ducali come donativo), si arrivò a una ingiunzione di pagamento immediato (anche perché la Parrocchia di Campiglia Cervo e San Giovanni d'Andorno dovevano 850 lire a Giovanni Maria Norza). Nell'atto del 26 agosto 1679 era anche previsto l'arbitrato da parte di due sacerdoti, don Cesare Antonio Roberto e Giovanni Battista Forno. Il 9 marzo 1680 iniziarono le udienze presso il Tribunale di Andorno, davanti a Giovanni Battista Levera, "luogo tenente nell'officio dell'Ill.mo Sig. Paolo Lomellino, cittadino, et avocato fiscale di Carmagnola vice Auditore Generale di Guerra giudice d'Andorno e Valle per l'Ill.mo signor Carlo Emilio S. Martino Parella marchese del medesimo". Gli attori erano rappresentati da Giovanni Maria Levera, mentre il Prario Bazzano si era affidato a Lodovico Rappis. la filza si conclude il 26 marzo con la "assegnazione" per il Prario Bazzano a riconoscere l'atto di sottomissione, ovvero senza sentenza
Note
- Segnatura originale in inchiostro rosso: "N° 25". Segnatura originale in inchiostro nero: "36"