Lettere (bozze) dell'Amministrazione Parrocchiale di Campiglia Cervo per il Prefetto della Provincia di Novara e per il vescovo di Biella inerenti la questione del mulino dell'Alto Chioso
- 1872 Settembre 29 - 1877 Agosto 20
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1183
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
Le rimostranze del parroco, don Giovanni Battista Stupenengo. e degli amministratori parrocchiali riguardavano le conseguenze provocate dal nuovo proprietario, Pietro Iacazio, che, avendo introdotto il sistema di macinazione "anglo-americano, per quei motivi, che credette di suo tornaconto", aveva causato un considerevole e pericolo aumento del transito di carri in prossimità della chiesa e, soprattutto, delle scuole, nonché agli utilizzatori del lavatoio. Nelle lettere si fa menzione delle otto colonnine (paracarri) di pietra piantate e poi estratte dal terreno di proprietà parrocchiale per consentire il passaggio dei carri da e per il mulino. Alcuni capi di casa di Campiglia Cervo si associarono alla protesta con un loro "biglietto" del 30 settembre 1872