Atto di "memorazione" della consacrazione della chiesa parrocchiale di Campiglia Cervo "recens reaedificata" sotto l'invocazione dei santi Bernardo e Giuseppe
Tipologia Documento
Data topica
Campiglia Cervo
Data cronica
- 1622 Settembre 14
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1205
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
- La riconsacrazione fu officiata dal vescovo di Vercelli, mons. Giacomo Goria, alla presenza dei canonici del Capitolo di Santo Stefano di Biella, i molto reverendi don Cesare Bertodano e don Melchiorre Castellano e in presenza di don Simone Piantino di Biella e di don Pietro Carpano di Bioglio. Il documento, redatto nella chiesa stessa, fu rogato dal notaio Giovanni Francesco Ormezzano, cancelliere della Curia episcopale di Vercelli. La carta (ri)stabiliva gli oneri per i parrocchiani verso il vescovo (4 libbre di cera "pro synodalibus"), nonché quelli verso il parroco: 4 soldi per la mensa episcopale e altrettanti per il rettore in carica (dove il rettore sostituiva come titolo quello del priore da quel momento in poi, ma si trattava sempre del parroco). Poi sussisteva la solita decima da corrispondere anche in natura (segale, canapa, castagne e formaggio) da pagarsi in occasione della benedizione delle Pentecoste e nei giorni di San Bernardo, San Giovanni e San Quirico. La decima era fissata in 40 scudi e sono specificate anche le istruzioni per le oblazioni in modo il tutto che fosse ripartito tra la chiesa e la persona del parroco. Nello scritto sono anche indicate le "tariffe" per le funzioni funebri
Note
- Da qui in poi i santi titolari sono due e non più soltanto Bernardo