"Atti del Sacro Monte di San Gio. Battista della Valle di Andorno contro le Comunità del Marchesato d'Andorno e Valle"
- 1722 Ottobre 29 - 1723 Giugno 07
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1363
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
Il priore don Giovanni Pietro Gaya citava in giudizio le comunità e il Marchesato di Andorno per il mancato pagamento delle sue spettanze derivanti da censi e crediti diversi. La causa fu iniziata di fronte al conte Giuseppe Amedeo Ermanno di Gros e Villanova, consigliere e senatore, delegato speciale di S. M. come da patenti del 29 aprile 1722 sottosegnate Mellarede. Don Gaya esibisce uno strumento di cessione "di crosazzi mille" del 21 febbraio 1668 fatta dal fu "Refferendario" Cassiano Mondella di Biella proveniente da un credito sul capitale di 2.800 crosazzi costituito dagli andornesi sopra il molino di Longola (Sagliano Micca) nel 1642. Poi un altro strumento di cessione del 24 maggio 1685 e un altro del 5 giugno 1685 entrambi da 250 ducatoni provenienti dal capitale di 1.250 ducatoni acquistato dagli stessi andornesi da parte di Nicolao Carresana il 7 maggio 1618. Quindi un altro strumento di cessione di credito per 400 ducatoni del 26 settembre 1686 e risalente alla costituzione fatta ancora una volta dagli andornesi il 1° maggio 1617. Tutti e tre "transatti à quatro per cento per scrittura dell'ultimo novembre 1681". Don Gaia produce inoltre un ulteriore strumento di cessione di credito del 30 aprile 1674 per 300 lire provenienti da un "capitale" costituito il 6 dicembre 1619. Infine, uno strumento relativo a un "capitale censo" di lire 211,13.4 acquistato dai fratelli don Giovanni e capitano Giacomo Bartolomeo Levera con strumento 11 agosto 1700 e originato da uno strumento del 17 febbraio 1616. Stando a don Gaia gli atti erano tutti validi e conformi alla bolla di Papa Pio V sui censi. Alle pretese del parroco si opponevano i procuratori andornesi (i notai Corte e Rappis, e messer Boggio) mettendo in discussione tutti i suddetti strumenti, soprattutto in merito alle "fondazioni" dei censi (quello del 1619 era costituito sui mulini di Campiglia Cervo). La filza si chiude con il "Memoriale con concessione di testimoniali et compareant" datato a Torino il 7 giugno 1723 rilasciato a favore di Michele Bartolomeo Pastoris, causidico collegiato torinese e procuratore della Congregazione Amministratrice del Sacro Monte di San Giovanni Battista. A questo punto la documentazione si interrompe
Note
- Segnatura originale in inchiostro rosso: "N° 271". Segnatura originale in inchiostro nero: "12" VEDI ASPCC 1365