Atti della "causa del Signor Priore Gio. Pietro Gaija Rettore della Chiesa di S. Gio. Battista nella Valle d'Andorno contro le Comunità di Campiglia. Piè di Cavallo, Quittengo e S. Paolo tutte di detta Valle"
- 1726 Febbraio 13
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1366
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
L'Intendente della Provincia di Biella procede nella causa vertente con intimazioni specifiche nei confronti delle comunità contumaci (Piedicavallo e Quittengo) e, soprattutto, di Giovanni Pietro Magnani (defunto, qui rappresentato dall'erede suo figlio Pietro Antonio) esattore delle citate comunità nel biennio 1689-1690 e loro debitore per 4.000 lire. Già nel marzo del 1723 il precedente Intendente, Butticari, si era occupato di questa sequenza di crediti e debiti incrociati. Don Giovanni Pietro Gaya, parroco priore di Campiglia Cervo, pretendeva di essere a sua volta creditore (per conto di San Giovanni d'Andorno) di 510 lire verso il Magnani, ovvero verso le comunità creditrici. Per avere soddisfazione, il parroco voleva avere, come indennizzo, quattro pezze di terreno (alla Bosa, alla Bariola, alla Lorenzata e al Calvino (?)), ma il Magnani aveva già versato al priore 160 lire sotto forma di un credito esigibile da tale Giuseppe Biglia al quale nel 1718 aveva venduto una casa con un prato. L'Intendenza della Provincia di Biella aveva ordinato di procedere con l'estimo generale delle proprietà dell'erede dell'esattore fin dal 1° settembre 1725 (sotto la supervisione del notaio Rappis podestà di San Paolo Cervo), ma il Magnani non si era presentato
Note
- Segnatura originale in inchiostro rosso: "N° 187"