Lettera del parroco di Campiglia Cervo, don Barnaba Tempia, per un non meglio identificato avvocato in merito alla questione della "levata" dei cadaveri dagli alpeggi posti al di sopra di San Giovanni d'Andorno
Tipologia Documento
Data topica
Campiglia Cervo
Data cronica
- 1786 Settembre 19
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1507
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
- Don Tempia citava l'esempio di quanto avvenuto di recente in occasione del decesso di due alpigiani morti in regione Bussetti. Stando al sacerdote, alcuni "particolari" della frazione Gliondini o Bosazza (Bosazze) avevano sollevato obiezioni circa il comportamento del parroco che si attendeva una lite giudiziaria sulla base della mancata esecuzione dei "capitoli" della parrocchia. Il parroco avrebbe percepito 10 soldi per cadavere, ma vi rinunciava volentieri pur di evitare un compito così gravoso. Allegata dichiarazione di tale Giuseppe Vanni (Campiglia Cervo, 5 dicembre 1786) in merito alla testimonianza rilasciata da Giuseppe Maciotta Bianco del cantone Magnani, possessore di una cascina situata "sulla Sella di Machetto", circa l'uso invalso di accompagnare i cadaveri dai cascinali di Bussetti da parte del parroco