Autenticazione di una reliquia di San Bernardo Arcidiacono

Tipologia Documento
Data topica Novara
Data cronica
1719 Settembre 22

Numerazione definitiva

Numero definitivo
1739
Prefisso
ASPCC

Contenuto

Si trattava di due "particole" (di osso?) del capo di San Bernardo da Mentone o di Aosta custodite in "parvam capsulam ligneam coloris rubri, longitudinis digitorum quatturo vitta serica albi coloris colligatam, nec non sigillo solito Ill.mi, et Rev.mi Capituli Ecclesie Cathedralis Novariensis in cera rubea hyspanica impresso munitam". Le reliquie furono presentate dal conte Gaudenzio Caccia di Novara al vicario generale della Diocesi di Novara, can. Odoardo Durio. Con atto 27 agosto 1719 rogato Giovanni Antonio Galvanea, lo stesso conte Caccia le aveva avute in dono dalla Cattedrale di Novara (con firma del vescovo card. Giberto Borromeo) con il permesso di esporle nell'oratorio di San Bernardo di Castellazzo Novarese. Il vicario generale riconobbe e autenticò il tutto, estrasse le due particole, una la ripose nella capsula rossa e la richiuse. Dall'altra furono ricavati tre piccoli pezzetti. La parte rimasta fu sistemata in un reliquiario d'argento a forma di ostensorio per poter essere portata alla venerazione dei fedeli all'oratorio di Castellazzo Novarese. Gli altri tre pezzetti furono collocati in altrettante capsule lignee, avvolte nel papiro e debitamente sigillate con filo serico e ceralacca con sigillo impresso. Ognuna ebbe un destinatario diverso: al prete Emanuele Filiberto Zerbino, al nobile don Augustinio Verro, canonico della cattedrale di Novara, e al prete don Antonio Maria Cavallo. Una delle tre piccole reliquie arrivò alla Curia episcopale di Vercelli e come tale fu riconosciuta dal vicario generale can. Giacomo Antonio Cusano il 21 settembre 1720

Note

Sigillo cartaceo della Curia episcopale di Vercelli impresso adeso. Non è chiaro il nesso con la Parrocchia di Campiglia Cervo: sicuramente il santo patrono è all'origine della cessione della reliquia da parte della Curia episcopale di Vercelli