"Atti [Anonciata contra Berzetti] delle M.to Rev.de Madri della S.ma Anonciata di Vercelli contro l'Ill.mo Signor Conte Camillo Berzetti, il l'Ill.mo et Rev.mo Monsignor Hercole Berzetto vescovo di Moriana Prencipe de Sacro Romano Impero"
Tipologia Documento
Data topica
Buronzo e Torino
Data cronica
- 1680 Agosto 03 - 1681 Novembre 13
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 1876
- Prefisso
- ASPCC
Contenuto
- Avanti l'Ecc.mo Senato in Torino sedente. Le monache della Santissima Annunciata di Vercelli intendevano godere dei proventi di un censo di 400 ducatoni di capitale contro la Comunità di Andorno a loro ceduto con atto 6 dicembre 1628 (rogato notaio Bellino) quale porzione di maggior censo da 1.200 ducatoni costituito e venduto dalla Comunità di Andorno a favore di Ottavio fu Ercole Berzetti (acquirente in nome di Cesare fu Camillo Berzetti) in data 1° maggio 1617 rogato Levera. Essendo però avvenuto che l'esborso dei 1.200 ducatoni non era mai avvenuto (simulato e accontato con una "gioia" da 500 scudi), la Comunità di Andorno considerava il censo nullo e non esigibili gli interessi (fatto attestato dai documenti in possesso degli stessi Berzetti). Così le monache, defraudate, si erano rivolte al Senato ducale per avere ragione degli eredi Berzetti, conte e capitano Camillo fu Cesare ed Ercole fu Ottavio vescovo di Moriana (Maurienne) e principe del Sacro Romano Impero. Stralciata la posizione della Comunità di Andorno, non si arriva comunque a sentenza, ma solo una sequenza di memoriali e contro memoriali a partire da quello del procuratore Carlo Tomaso Berlenda, rappresentante delle monache, del 16 maggio 1681. Francesco Sacco era il procuratore del vescovo di Moriana, mentre Lorenzo Chiavarino rappresentava Camillo Berzetti
Note
- Segnatura originale in inchiostro nero: "87" (dubbia). Sigillo cartaceo impresso adeso