Edificio sede della Casa Museo dell'Alta Valle del Cervo
Tipologia Oggetto
Data cronica
- 18° secolo
- Note
- La fondazione dell'edificio risale al XVIII secolo; al 1876, come indicato sull'architrave della porta di ingresso, risale un intervento di riplasmazione e ampliamento
- Antica casa fratelli Rosazza Bertina Emiliano (alternativo)
Tipologia
- edificio di abitazione
Descrizione fisica
- L'edificio presenta i caratteri tipici della tradizione costruttiva valligiana, caratterizzata dall’uso dei materiali locali, all’insegna dell’essenzialità e dell’efficienza funzionale degli ambienti. Per garantire il minor consumo di suolo, il fabbricato si sviluppa in altezza, raggiungendo i quattro piani fuori terra più il sottotetto, e occupando una posizione d’angolo tra l’attuale via Pietro Micca 25 e via Mosca Moro. La presenza di due vani scala indipendenti, di cui quello corrispondente all’ingresso principale quasi completamente in muratura con pedate in pietra e l’altro in legno, fa presupporre che la configurazione attuale della distribuzione sia da attribuire all’accorpamento di due unità originariamente autonome. La struttura è in muratura di pietra portante, con gli orizzontamenti in legno e le pareti decorate con un apparato ornamentale diversificato nei vari ambienti ai piani superiori al terreno, caratterizzato da fiori ed elementi geometrici stilizzati ripetitivi che trovano nella camera da letto espressione anche in un intreccio di girali variopinti a soffitto.
L’organizzazione interna dei locali ripropone uno schema piuttosto consolidato, soprattutto al piano terreno dove la presenza di cucina e stalla e di un'unica porta di accesso testimoniano la commistione tra abitanti e il poco bestiame; le camere si trovavano ai piani superiori, mentre sopra ancora era il fienile.
Materia e tecnica
- Muratura portante in pietra, solai in legno, voltati negli ambienti al piano terreno; interni intonacati e parzialmente decorati
Note
- L’edificio sede della Casa Museo si colloca nel nucleo antico di Rosazza e sull’architrave in pietra dell’ingresso principale sono sintetizzati i dati rilevanti alla seconda metà dell’Ottocento, quando molto probabilmente la costruzione è stata oggetto di un significativo intervento di ristrutturazione. In particolare, procedendo da sinistra, la data 1876 indica con precisione quando è stato eseguito l’intervento, le iniziali nel centro FRBE sono l’acronimo della famiglia proprietaria dello stabile, Fratelli Rosazza Bertina Emiliano, e il 61 a destra indica il numero civico, in quanto le vie secondarie non avevano una denominazione specifica ma gli ingressi venivano esclusivamente numerati a partire dal ponte Concresio a proseguire verso la frazione Vittone.
I Rosazza Bertina sono una famiglia dalle origini molto antiche, suddivisa in più rami, residenti sia a Piedicavallo sia a Rosazza. In particolare Giovanni Emiliano (1846-1914), citato sull’architrave, ha 2 sorelle (Anna Maria e Maddalena Costanza) e 3 fratelli (Giuseppe Antonio, Giovanni Battista e Emiliano Giovanni – gli ultimi due moriranno in giovanissima età) e svolgeva la professione di muratore. Dal suo matrimonio con Vittoria Rosazza Gianin nasceranno 4 figli: della secondogenita Clementina è conservato, nella camera da letto, un ricamo realizzato dopo il 1888 in ricordo della madre defunta. Dal fratello ultimogenito Ernesto, unitosi ad Adelina Gianotti, nascerà Maria Vittoria (1910-1995) che sarà l’ultima proprietaria della casa di famiglia e che attuerà la vendita in favore della Casa Museo
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