"Libro di maneggio", cioè registro di contabilità generale delle entrate e delle spese

Tipologia Documento
Data topica Forgnengo
Data cronica
1739-1784

Numerazione provvisoria

N. provvisorio
119

Numerazione definitiva

Numero definitivo
10
Prefisso
OdF

Contenuto

Il registro fu iniziato dal parroco di Campiglia Cervo don Francesco Francesio il 26 febbraio 1739, con una nota di istruzione sulla tenuta dei conti e la loro annuale rendicontazione da parte dei "ministri".
Inizialmente sono elencati i beni ceduti in affitto (cascine al Ronchetto, alla Balmaccia, gli immobili dell'eredità di Bartolomea Catella, i canepali al Seletto, il prato del Ferraro ecc.) e poi la memoria dei debitori.
Seguono poi le rendicontazioni generali annuali dei "ministri" ricevute dal tesoriere, e poi la registrazione dei movimenti di cassa per data.
Nel 1744 si fa cenno alle elemosine raccolte dai lavoratori emigranti "nel busolotto nelli travagli di Sua Maiesta".
Nel 1746 fu venduta metà "della casina derocatta alla Pranze".
Nel 1749 fu venduta la Balmaza a Giovanni Ostano.
Nel 1772 furono venduti "chase e beni di Gio Gilart Veschovo lasiato un terzo al oratorio".
Tra le entrate derivanti da minor spese c'erano anche i soldi non corrisposti al cappellano maestro durante le sue malattie che gli impedivano di svolgere il suo servizio (1772).
Al fondo del registro sono annotate le spese o alcune di esse: probabilmente le più importanti, quelle che riguardavano lavori sulla chiesa e sugli immobili di proprietà (riparazioni alle cascine).
Nel 1739 si fece indorare il tabernacolo.
Nel 1750 fu sistemata la cantoria.
Nel 1754 si spende per un contraltare, una pianeta, un "vello" (velo) e una borsa.
Nel 1766 furono fatti fare la campana e un campanello (a Biella), con tanto di messa a vantaggio di tutti i benefattori che se ne erano assunti l'onere. Il tesoriere medico Maciotta aveva procurato il metallo per la rifondita (anche il tesoriere di San Giovanni d'Andorno, il medico Magnani, aveva procurato del metallo e fu pagato nel 1768). Nello stesso anno fu colorato il crocifisso.
Nel 1768 Filippo Gilardi aveva messo a disposizione la sua casa (o una sua casa) per il cappellano maestro e furono necessari lavori di sistemazione.
Un fascicolo staccato all'interno del registro riguarda i redditi dell'Oratorio (per il periodo 1782-1784): affitti, censi, fondi e "scriture" di credito, lasciti e legati testamentari a favore dell'Oratorio con riferimenti ai rispettivi strumenti notarili. Gli immobili sono in alcuni casi indicati con i numeri mappali del catasto della Comunità di Campiglia Cervo.

Consistenza rilevata

Tipologia
libro/i
Quantità
1