"Libro di maneggio dell'Oratorio de' SS. Fabiano e Sebastiano di Forgnengo principiato sotto li 9 Aprile 1784", cioè registro di contabilità generale delle entrate e delle spese
Tipologia Documento
Data topica
Forgnengo
Data cronica
- 1784 - 1866
- Note
- La maggior parte delle registrazioni termina tra il 1857 e il 1858.
Numerazione provvisoria
- N. provvisorio
- 123
Numerazione definitiva
- Numero definitivo
- 11
- Prefisso
- OdF
Contenuto
- L'indice all'inizio del registro indica: "scritture d'obbligo spettanti all'oratorio, instromenti di dazione in paga, e censi, scritture pervenute all'Oratorio dall'eredità del fu Giò Lorenzo Mosca, affittamento dei beni proprj dell'oratorio, caricamento del tesoriere, scaricamento, quittanze de' Signori Cappellani".
La prima sezione si apre con la "Nota delle scritture d'obbligo, per cui gli infrascritti particolari si obbligarono per la messa festiva", a partire da Giovanni Giulio Prario in data 25 gennaio 1767. Ultima registrazione: 1793. Nella seconda si trova l'elenco dei documenti di credito intestati all'oratorio, a partire dallo strumento di affitto del prato in regione Chiappo a favore di Lorenzo Mosca Jachetta in data 24 febbraio 1774 rogato Gaia. Ultima registrazione: 1825.
Per quanto riguarda le scritture riferite all'eredità Mosca China le annotazioni vanno dal 1776 al 1788.
Gli "affittamenti" si riferiscono al solo incanto del 2 febbraio 1783.
Seguono "caricamento" e "scaricamento" del tesoriere in continuazione con quanto registrato nel libro "vecchio". Si tratta delle registrazioni per data delle entrate ricevute e poi delle spese sostenute dai ministri. In questo registro le voci risultano essere più dettagliate rispetto a quelle sommariamente annotate nei registri dei ministri. Ultima registrazione in entrata: 1858. Ultima registrazione in uscita: 1857.
Allegata la ricevuta di pagamento rilasciata da padre Felicissimo da Biella a favore dell'Oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano di Forgnengo in data 20 marzo 1786 (dal convento di Andorno) per le messe celebrate per legato del fu Giuseppe Iacazio.
Nel 1803 è riportata la contabilità per la ricerca e il mantenimento del cappellano, con riferimenti al prete (o, forse, ex prete) Allara Bronz.
Da segnalare la nota sulle spese relative ai lavori di ricostruzione dell'Oratorio del 1838-1840 (a pagina 220 si trova una "memoria" tutta dedicata a quei lavori, inclusi quelli del campanile) e quelle per l'acquisto dell'orologio (1846) circa il quale è allegato un foglio inerente i "benefattori" che ne sostennero i costi.
Nel marzo del 1838 si cominciò a predisporre il lavoro di riedificazione della chiesa, con riferimenti al misuratore Boffa e ai Bernardo e Pietro Gilardi che avrebbero dovuto fornire pietra da taglio e cantoni.
Nel 1843 si pose mano alla costruzione del campanile: ancora il Bernardo Gilardi per il materiale occorrente e il misuratore Battista Rosazza per il collaudo dell'opera. Il fabbro Magnani realizzò la croce da porre in cima alla torre.
Per quanto riguarda l'orologio fornito dall'orologiaio Giovanni Battista Borione nel 1846, i lavori procedettero anche nell'anno seguente.
Nel 1850 si rifuse la campana e le si rifece il castello.
Nel 1851 il Borione intervenne nuovamente per modificare il meccanismo e per "farlo batere più forte".
Nel 1855 (31 dicembre) si paga "il sito del lavatojo" (50 lire: per l'acquisto del terreno?) a Pietro Allara Piccolo e si fanno lavori importanti sulla fontana. Nel 1856 si procede con lavori sulla fontana e sul lavatoio (Pietro Gilardi).
Seguono le quietanze dei cappellani (don Pietro Gaia per il periodo 1785-1788), poi scritture circa prestiti di denaro e affitti di beni (fino al 1864).
Infine alcuni fogli sciolti, tra cui una sorta di inventario di una casa non identificata e la bolletta di ricevuta della consegna dei beni e dei redditi dell'Oratorio rilasciata dall'insinuatore di Andorno in data 25 agosto 1851 in forza della legge 23 maggio 1851 sulla manomorta.
Consistenza rilevata
- Tipologia
- libro/i
- Quantità
- 1