"Lite parrocchia contro l'Ospizio" in merito alla giurisdizione amministrativa della Parrocchia di Campiglia Cervo su San Giovanni mossa dal parroco don Giovanni Battista Stupenengo

Tipologia Documento
Data cronica
13 novembre 1892 - 8 dicembre 1892

Numerazione provvisoria

N. provvisorio
890

Contenuto

L'Amministrazione Parrocchiale di San Bernardo di Campiglia Cervo si riteneva in diritto di "rappresentare in ogni atto della vita civile il Santuario di San Gio. Battista nella Valle Superiore di Andorno, amministrandone tutti i beni e le sostanze come sempre fece per passato prima della installazione delle nuove amministrazioni". Sosteneva che "essere spettato e spettare ai Consigli Comunali di Piedicavallo, Quittengo e San Paolo Cervo, il diritto di nominare uno dei membri dell'Amministrazione in luogo e vece del rispettivo loro Sindaco, stato chiamato a tale ufficio dalla Senatoriale sentenza del 28 maggio 1846". Affermava che il Consiglio di Amministrazione in carica era illegittima e quindi doveva decadere. La sentenza del Senato di Torino del 28 maggio 1846 ridimensionava il potere della Parrocchia di Campiglia Cervo a vantaggio dei sindaci dei quattro comuni dell'Alta Valle che vanno a costituire un consiglio di amministrazione a cinque. Nel 1870, sulla base della legge 3 agosto 1862 sulle opere pie, il Consiglio di Amministrazione di San Giovanni muta e diventa una commissione amministratrice composta da nove membri: il parroco di Campiglia Cervo, i sindaci dei quattro comuni dell'Alta Valle e altri quattro consiglieri, uno per comune. Allegato carteggio con l'avv. Giuseppe Boggio di Torino

Segnature

Segnatura
PAT 218
Note
1 fascicolo

Note

Vedi fascicoli PAT 220 e PAT 221