Cadastro della Comunità di Campiglia 1762

Tipologia Documento
Data cronica
1762 (data di riferimento)
16 gennaio 1764 (data del documento)
Cadastro della Comunità di Campiglia
Cadastro della Comunità di Campiglia
Catasto della Comunità di Campiglia 1762 (alternativo)

Contenuto

SCARICA IL PDF COMPLETO (TERZO ALLEGATO)

Il "cadastro" (catasto) della Comunità di Campiglia è un registro di 558 pagine che descrive i proprietari dei beni immobili del territorio campigliese ripartiti in cinque "decene" (macroaree) corrispondenti, grosso modo, alla zona del capoluogo di Campiglia Cervo (con i cantoni di Borghesi, Campiglia e Bottini), Piaro, Forgnengo, Vietti - Mosche - Valle, e Gliondini - Bosazze - Bussi (Bussetti).
I proprietari sono rubricati non in ordine alfabetico secondo la suddetta ripartizione territoriale.
A pagina 209 sono indicati i "beni della Communità di questo luogo".
A pagina 214 le strade comuni e a pagina 215 quelle pubbliche.
I beni della Parrocchia di Campiglia Cervo si trovano a pagina 45.
In calce (pagine 482-490) sono indicati i beni appartenenti alle altre chiese: il Santuario di San Giovanni d'Andorno e gli oratori di San Mauro (Gliondini), San Biagio (Vallemosche), Santi Fabiano e Sebastiano (Forgnengo) e Sant'Antonio Abate (Piaro).
Seguono i beni dei forestieri di Quittengo, Piedicavallo e San Paolo (Rosazza non esisteva ancora). Da pagina 553 sono descritti i corsi d'acqua: riali e fiume Cervo. In ultimo i non meglio identificati "beni pervenuti alla Comunità dalla collonna di Martelletto", quindi i "pascoli communi nelle montagne" e, infine, una sintesi ("ristretto") delle differenti tipologie di beni immobili e loro destinazione d'uso (beni coltivati tassabili, beni improduttivi, abitazioni immuni secondo l'editto del 5 maggio 1731, corsi d'acqua ecc.).
Nel complesso si tratta di 3.137,25 giornate (di cui 2.387,19 di pascoli comuni), ovvero poco meno di 12 milioni di metri quadrati, cioè 1.200 ettari (di cui tre quarti di pascoli comuni).

L'ultima pagina del registro reca la dichiarazione dei catastari misuratori Giovanni Antonio Bussetti e Pietro Antonio Boggio, assistiti dai notai Gerodetti e Gaia.
Ecco la trascrizione integrale che descrive le operazioni avviate nell'agosto del 1758 e concluse nel gennaio del 1762.

"Facciamo fede noi sotto scritti Reggi Misuratori Giovanni Antonio Bussetti e Pietro Antonio Boggio d’aver formata la linea divisionale di contorno o sia perimetrale tra il Territorio di Campiglia Valle d’Andorno e gli altri confinanti coll’intervento del Molto Illustre Signor notaio Giovanni Nicola Gerodetto Giudice, e Podestà, specialmente dellegato dall’Ufficio della Reggia Intendenza della Città e Provincia di Biella, qual fece precedere il prescritto manifesto monitoriale al pubblico, ed lettere d’avviso alle Comunità confinanti in contraditorio d’esse e secondo le loro indicazioni ò de signori deputati della Communità di Campiglia come meglio appare dagli atti in tal tempo formati manualizati Gerodetto, principiata li 18 Agosto 1758 terminata li 21 Ottobre detto anno, compita la recognizione de sudetti confini giusta le geometriche instruzioni di detta Reggia Intendenza, aver proceduto alla misura parziale, e particolare delle case, fondi, e terreni esistenti nella circonferenza territoriale, con formazione della mappa, precedente precisamente sempre le dovute monizioni al publico dal Signor dellegato e segretaro, ed aviso verbale daj deputati alli particolari, e secondo la loro indicazione, oppure in contumacia se non comparsi à quella dei deputati indicanti, aver designato, e descritto nella mappa le figure ed estenzione di ciascuna pezza de beni esistenti nella Communità sudetta, il tutto operato con fedeltà, e diligenza, in adempimento della Capitolazione stipulata con la detta Communità ed il sudetto Bussetti in data delli 13 Agosto 1758 con approvazione del Reggio Ufficio li 14 detto, ed alle instruzioni emanate dal medesimo Ufficio, in seguito a quanto sovra aver formato il libro intitolato brogliasso in forma di cadastro qual fu stato publicato unitamente alla mappa pendente giorni quindaci per manifesto monitoriale al publico a che avente interesse in essa delli 28 Febrajo 1761 lasciato dal Molto Signor notajo Giovanni Battista Gaija di Quittengo Luogotenente Podestà di San Paolo ed in questa parte specialmente dellegato dall’Illustrissimo Signor Intendente della Provincia, e Città di Biella Botton per decreto del 26 sudetto Febrajo, ha avuto principio li 2 Marzo 1761 terminata con ordinanza 26 detto Marzo come meglio appare dagli atti formati dal prefato Signor Dellegato manualizati Gaija, e finalmente in detta ordinanza manda a noi sotto scritti Misuratori di formare il presente cadastro, in cui si sono descritti tutti li particolari acolonnate le pezze appartenenti, e possedute da cadun particolare, e nottate le coverenze, qualità quantità delle medesime con quelle divisioni, e subdivisioni, ed allibramento si et come stato rimesso dalla predetta Communità fatto risultare la quantità del registro a caduna d’esse colonne, portata dalle instruzioni di questa Provincia e tutto quanto sovra aver esequito intieramente e pontualmente con tutta attenzione et fedeltà in quelle parti che a noi appartengono, e la scriturazione d’esso cadastro è stato scritto da mano a noi fida.

Dat Andorno Campiglia li 16 Genajo 1764

Giovanni Antonio Bussetti Misuratore

Pietro Antonio Boggio Misuratore".


Di questo registro si conserva una copia pressoché identica (con un minor numero di pagine (522 contro 558), ma senza variazioni di contenuto, "estratta dall'originale per mano di Giovanni Antonio Cicero mio scrivano" dietro ordine del segretario comunale notaio Pietro Antonio Gaia.

Le immagini allegate (incluse quelle da cui è stato tratto il pdf generale) sono state prodotte da Astra Media di Torino.

Tema