Appunti sulle antiche scuole della Bürsch: Locato (Andorno Micca)
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- La relazione è stata elaborata da Danilo Craveia e presentata da Barbara Caneparo.
Le origini della scuola di Locato sono molto remote. E di tali origini non si era persa del tutto la memoria, almeno fino a qualche decennio fa. La nascita della scuola, come altrove, si deve alla morte del suo fondatore, ovvero don Bartolomeo Bonesio. Con il suo ultimo testamento, dettato in data 3 ottobre 1657, don Bonesio, che era un canonico della chiesa cattedrale di Sant’Eusebio di Vercelli, aveva disposto un legato per l’istituzione della scuola maschile nella borgata in cui era nato. Il 1657 è davvero lontano nel tempo! Eppure, la volontà del fondatore non è andata perduta. Del canonico Bonesio non si hanno notizie ulteriori, se non che dovette morire poco dopo aver fatto testamento. In effetti, già l’anno successivo al suo decesso pare che la scuola sia entrata in funzione con “giurisdizione” non solo su Locato, ma anche sulle borgate di Cerruti e Ravizza.
Il maestro doveva essere un chierico e, possibilmente di agnazione Bonesio, ovvero un discendente membro della famiglia di don Bonesio. La scuola era amministrata dal parroco di Andorno e da due altri discendenti membri della famiglia Bonesio. Il tutto sotto la presidenza del vescovo di Vercelli (all’epoca della fondazione la Diocesi di Biella non esisteva ancora). Il capitale, tra censi, immobili e mutui, ammontava a 5300 lire, che fruttavano 263 lire all’anno. Con quella somma si poteva tener aperta la scuola.
Nel 1849 era maestro a Locato don Francesco Bonesio, che era iscritto alla Società d’Istruzione ed Educazione di Torino.
Al fondativo legato Bonesio si era aggiunto (non è chiaro quando) anche quello, non meglio precisato, di tale Agostino Golzio. Secondo i documenti del Comune di Andorno (vedi verbale del Consiglio Comunale del 22 maggio 1850), la scuola di Locato era “esclusiva alle famiglia aventi il cognome di detti benefattori” (ma non è più probabile che fosse gratuita per gli agnati e a pagamento per tutti gli altri che volevano iscriversi?). Sempre secondo il Comune di Andorno (vedi verbale citato), la scuola di Locato (come quella del lascito don Verona nel capoluogo) era gestita da un’amministrazione “particolare” dalla quale l’autorità comunale era esclusa, anche in ordine alla nomina dei maestri. Il che comportava una certa immobilità e l’assenza di aggiornamenti e di miglioramenti didattici di sorta. Fino al 1849/1850 il Comune di Andorno non aveva scuole elementari comunali pubbliche, bensì solo le due citate, quella di Locato e quella del capoluogo voluta dal teologo don Verona (e, almeno fino al 1841, un collegio di scuola “superiore” tenuto dal sacerdote don Giovanni Antonio Cossa). In quel periodo, gli amministratori comunali vogliono “municipalizzare” il servizio scolastico incorporando o entrando nell’amministrazione di entrambe (e aprendo una scuola femminile che mancava del tutto). Nel verbale del Consiglio Comunale del 22 maggio 1850 si legge la volontà palese di far passare la scuola di Locato sotto l’amministrazione comunale, il tutto “senza ledere menomamente le benefiche mire degli institutori”. Approvata tale deliberazione la si inoltrava per quanto di competenza all’Intendenza della Provincia di Biella. La proposta di “municipalizzazione” fu ovviamente sottoposta anche all’amministrazione della scuola Bonesio-Golzio che, dopo assemblea generale dei capi di casa di Locato tenutasi in data 8 settembre 1850, “si rendeva la medesima opponente” per una serie di motivi, cioè i seguenti:
1° la scuola era stata fondata da un Bonesio e da un Golzio solo e soltanto per i Bonesio e per i Golzio di Locato e di Ravizza;
2° che “aprendo” la scuola ad altri, il “diritto immemoriale” delle famiglie Bonesio e Golzio di Locato, Ravizza, San Giuseppe di Casto, Cerruti e Tavigliano sarebbe stato diluito o perso a favore di terzi;
3° che gli interessi della scuola di Locato, sempre tutelati dagli aventi causa, diritto e titolo, sarebbe stato inevitabilmente subordinato all’interessa generale del Comune di Andorno.
Sottoposta la stessa proposta al vescovo di Biella, facente parte dell’amministrazione della scuola di Locato, il Comune di Andorno ottenne una risposta piuttosto netta (17 settembre 1850). Il Comune di Andorno non poteva far propria la scuola né prevaricare i diritti stabiliti dalle tavole fondative Bonesio-Golzio. Semmai il Comune di Andorno poteva avere un ruolo di sorveglianza in ambito didattico e di sostegno finanziario per consentire agli alunni di trarne maggior profitto, ma senza danno alcuno per coloro che ne usufruivano da sempre.
Gli amministratori comunali di Andorno ci restarono molto male e accusarono i locatesi di pregiudizi e di erronea interpretazione delle buone intenzioni che stavano dietro l’idea di rendere pubblica la scuola, ma senza diminuzioni o limitazioni dei diritti pregressi.
Si trattava, anche interpretando le volontà testamentarie dei fondatori, di aprire a tutti la scuola, anche con una piccola minervale da imporre ai non Bonesio e ai non Golzio, al fine di migliorare le condizioni delle famiglie più povere che, altrimenti, dovevano astenersi dal mandare i figli a scuola. Il sindaco di Andorno, il medico Giuseppe Rappis, non si arrese di fronte alle opposizioni dei locatesi e alla freddezza del vescovo.
Stava – a suo modo di vedere – sostenendo una causa giusta, tutta votata all’ampliamento del diritto all’istruzione, una causa nella quale il diritto privato e l’interesse pubblico, senza per forza scontrarsi su questioni di principio, potevano trovare un accordo. Fu una causa lunga, ma alla fine si arrivò all’accordo.
Il 9 giugno 1852 fu sottoscritto un atto di transazione per far passare la scuola sotto l’amministrazione comunale con tutte le salvaguardie del caso per i Bonesio e per i Golzio.
Nell’Archivio Comunale di Andorno Micca si trova l’elenco degli iscritti per l’anno scolastico 1878-1879. I cognomi e le provenienze dicono che la scuola era aperta e pubblica. Su 37 bambini (maschi), i locatesi erano 25 (e non solo Bonesio e Golzio). Il resto veniva dalla Bürsch, o da altre località (da Cossato a Valle Mosso, da Pavignano a Sagliano), il che si può spiegare con l’industrializzazione dell’area andornese che riusciva ad attrarre famiglie forestiere.
Il 9 maggio 1886, la scuola di Locato fu eretta in ente morale con suo statuto organico. L’iniziativa fu intrapresa, fin dal 1884, dal “presidente dell’amministrazione del lascito Bonesio”. A quel tempo, l’amministrazione era composta dal parroco, da due uomini della famiglia del testatore e da due consiglieri comunali (il vescovo di Vercelli o di Biella non era più indicato). Il reddito patrimoniale era salito a circa 354 lire annue e il Comune di Andorno ne avrebbe aggiunte altre 90 ogni anno. Il Regio Decreto affermava che “che così stando le cose, e trattandosi d'una fondazione scolastica che dispone di reddito sufficiente ad adempiere il proprio scopo e che esiste già in fatto, nulla si oppone a riconoscerne altresì è perpetuarne l'esistenza civile”.
Lo statuto organico era composto da dieci articoli ed era stato approvato in Andorno il 22 giugno 1885.
Il primo diceva: “È eretto in corpo morale sotto l'osservanza della legge sulle opere pie, l'istituto fondato dal reverendo canonico Bartolomeo Bonesio di Andorno Biella, con testamento 3 ottobre 1657 per l'istruzione elementare e per la educazione nel timor di Dio e nei buoni costumi dei ragazzi abitanti nelle borgate Locato, Ravizza (Andorno), Vincio e S. Tomaso (Tavigliano) parrocchia d'Andorno”. I bambini di Tavigliano raggiungevano la scuola passando per la strada campestre che tuttora collega le due comunità.
Il sesto articolo diceva: “La direzione nomina il maestro fra coloro che hanno il requisito voluto dalle leggi e regolamenti sull'istruzione pubblica ed in caso di meriti eguali è preferito il candidato se è sacerdote, nel qual caso gli va annessa la cappellania per messa quotidiana nella chiesa di S. Rocco in Locato d'Andorno, siccome dispone il testamento”. Sempre la direzione “stabilisce l'orario d'insegnamento conformemente ai regolamenti scolastici e sorveglia al buon andamento della scuola e prescrive quanto per ciò occorre. Le materie d'insegnamento sono quelle dei programmi governativi e lo sviluppo di esse si fa secondo i programmi stessi e secondo le istruzioni relative. Il maestro dovrà abitare nella casa propria del legato nella borgata Locato d'Andorno”. Che è questa.
L’articolo nono diceva: “Sono ammessi alla scuola Legato Bonesio tutti i ragazzi delle borgate Locato, Ravizza, Vincio e S. Tomaso, purchè siano stati vaccinati con successo ed abbiano sofferto il vaiolo, non siano affetti di malattia attaccaticcia, abbiano non meno di sei anni e non più di dodici”. Attaccaticcia stava per infettiva.
Nell’agosto del 1891 il Comune di Andorno stabilì di dedicare una lapide al benefattore don Bonesio. Fu davvero realizzata? E dove?
Due anni più tardi fu istituita un’altra “Scuola Bonesio”, ma ad Andorno, quella voluta da Giovanni Battista Bonesio per insegnare ai giovani andornesi i rudimenti del disegno ornato e tecnico.
Il 27 agosto del 1893 fu organizzato uno spettacolo al Teatro Galliari di Andorno. Canti e balli (dilettanti molto in gamba, probabilmente ospiti del Grand Hotel Sella…), il tutto per beneficenza a favore della scuola di Locato.
La scuola fu sempre amministrata lodevolmente. I bilanci furono sempre approvati dalla competente autorità senza alcun rilievo, segno di una gestione avveduta e virtuosa.
Non solo. Nell’Archivio Comunale di Andorno Micca si trovano anche le relazioni didattiche del direttore didattico Vitale Chialant, per il periodo 1899-1903. Le descrizioni del funzionario, oltre a essere molto belle in termini di concetti e di capacità retorica, restituiscono un quadro assolutamente lusinghiero della scuola “mista” (cioè per ambo i sessi) di Locato, inquadrata come rurale di 3a classe, dove la maestra Carolina Lace otteneva risultati notevoli, anche grazie alla sua abnegazione e alle sue doti tramandate come straordinarie.
Nel 1900-1901 era già in funzione la terza classe anche a Locato. Per il periodo delle relazioni Chialant il numero di alunni è piuttosto variabile, da 20 a 40. Mentre negli anni Novanta dell’Ottocento se ne contavano anche 50.
Gli o, soprattutto, le insegnanti che si succedettero in quel primo scorcio di ventesimo secolo sono documentate abbastanza bene. La “mitica” Carolina Lace fu a Locato dal 1891 al 1905 (fu poi trasferita ad Andorno). Le subentrò il maestro Giovanni Prati. Dopo di lui, per un solo anno, fu la volta di Delibera Macciotta e di Gina Franchignoni. Poi Amy Corona, figlia del noto Giuseppe Corona, dal 1907 al 1910 (percepiva 900 lire all’anno di stipendio, più l’alloggio), quando tornò al paese avito di Occhieppo Superiore. Arrivò quindi Rosmina Bosco, poi Clotilde Rappis
Alcune di esse furono un po’ problematiche, a volte indisciplinate e senza peli sulla lingua anche nei confronti dei loro superiori diretti. A volte gli “scontri” più vivaci si verificarono con i genitori degli alunni o delle alunne, gente gagliarda e non tanto disposta a subire quelle che riteneva ingiustizie commesse dalle maestre nei confronti dei loro figli o delle loro figlie.
I giornali locali del 1921 riportarono questa notizia: “Nella gara nazionale di lavori femminili bandita dal «Corriere delle Maestre» di Milano a beneficio delle cure marine dei fanciulli trentini, ed alla quale vennero inviati ben 14.900 lavori, le Scuole biellesi fecero una notevole affermazione ed ottennero i seguenti premi:
Quarto premio con Menzione onorevole: Insegnante e alunne Scuola di Locato d'Andorno”, questo significa che a Locato andavano a scuola anche le bambine.
Nel 1928 il Comune di Andorno aveva stanziato una somma di duemila lire per migliorie all’edificio scolastico.
Nei primi anni Cinquanta era attivo un comitato “Pro scuola Bonesio” che organizzava castagnate benefiche a favore dell’istituto.
Nel 1942 a Locato arriva la quarta, almeno sulla carta (l’iniziativa non fu affatto gradita: dopo tre anni di elementari i ragazzini potevano essere utili in altre faccende e che la quarta fosse disponibile e obbligatoria per molti genitori non era una buona notizia). In quell’anno, la maestra si chiamava Antonia Cornelia Francesio e aveva 17 alunni e alunne nei primi tre corsi.
Nel 1953 si celebrò la tradizionale “Festa degli alberi”. I bambini delle scuole di Andorno e delle varie frazioni si riunirono a Ravizza per le “attività forestali”, poi si ritrovarono a Locato, nella scuola Bonesio, per la merenda. Erano cinquecento!
E il 13 luglio 1958, grande festa!!!
La Scuola Bonesio compiva tre secoli. Su “il Biellese” uscì un bell’articolo che annunciava i festeggiamenti in programma. Quelle colonne offrono anche alcune informazioni storiche interessanti. Fu riportato un brano del testamento di don Bonesio. Eccolo: “Tutti i miei beni stabili, capitali, mobili siano venduti per ricavare i fondi e la rendita per pagare un idoneo maestro di scuola che troverà residenza nella mia casa che ho fatto costruire nel cantone Locato, dove già abita il rev. Don Giacomo Gannio, maestro, e continui a far scuola nell’apposito locale ai figlioli degli abitanti del cantone suddetto ed a quelli dei cantoni Sereno, Cerruti e Ravizza per educarli al santo timore di Dio ed ai buoni costumi, insegnando loro a leggere, a scrivere, a far di conto, imparando la grammatica ed altri maggiori scienze. Il rimanente dei redditi ed utili siano impiegati di anno in anno per comperare banchi, arredi ed altre cose necessarie alla scuola. Nomino esecutori testamentari il Rev.mo Vescovo fino a quando sarà presente nella città di Vercelli, i curati di S. Lorenzo d’Andorno Rev. Don Giovanni Pezzia e Pietro Francesco Bagnasacco; il Capitano Giovanni Battista Bonesio; il sig. Pietro Antonio Bonesio; ed i Reverendi Curati per il tempo che saranno preposti alla suddetta Chiesa e nel caso che si trasferisse la Parrocchia di Andorno nel cantone di Locato i Rev. Curati della Parrocchia che ne fosse costituita in questo Cantone; ed infine due «uomini» della famiglia Bonesio e di altra famiglia che si distinguerà per la prosperità della scuola”. Da rilevare che, in pratica, la scuola a Locato esisteva già, con il maestro don Gannio che doveva continuare nella sua attività didattica.
Nel 1958, il presidente della “Scuola Bonesio” era Albino Bonesio e Igino Poggio era il segretario, nonché il presidente del comitato “Pro Scuola”. A Locato si arrivava alla terza elementare. In quell’anno gli alunni dei tre corsi erano in tutto 23. La loro maestra si chiamava Laura Virla. Libri, quaderni e cancelleria erano distribuiti gratuitamente a tutti gli alunni. La scuola aveva anche un bidello, Guido Costanza, e il Comune di Andorno si era assunto l’onere di provvedere alla metà delle spese per le attrezzature. In quella occasione furono rievocate anche altre insegnanti che erano rimaste nel cuore dei locatesi: Lace, Rappis, Corona e Francesio.
Nel settembre del 1959 furono stanziati 12 milioni di lire per la costruzione di un nuovo edificio per la scuola di Locato da erigersi su un terreno di proprietà comunale. Non se ne fece nulla. Le aule rimasero nell’antico stabile del canonico Bonesio.
La maestra Virla andò in pensione nel 1961. Ci fu il tradizionale saggio di fine anno, ben organizzato dalla stessa maestra Virla e da chi avrebbe preso il suo posto, la maestra Serra. Furono premiati gli scolaretti più meritevoli: Renzo Briglia, Giuseppe Rarazzoni, Marisa Ragazzoni, Roberto Argentero e Anna Maria Coda.
La scuola elementare di Locato continuava la sua attività anche grazie alla generosità di privati e di istituzioni. Il “Ferragosto Andornese”, per esempio, non mancava di fare la sua parte. Tutti gli anni una bella offerta che aiutava a mantenere una realtà che era orgoglio e vanto della frazione.
Nei primi anni Novanta l’antica “Scuola Bonesio” era ancora vivissima. Nel 1992 il presepe allestito sul portone di legno. Nel 1994 la donazione di una fotocopiatrice Olivetti…