Chiavine per legature

Tipologia Oggetto

Data cronica

Prima metà del 20° secolo

In dialetto piemontese biellese: Ciavëtte (alternativo)

Numero d'inventario

Indicazioni sul soggetto: Oggetto che serviva per legare fascine o qualunque cosa (es. balle di paglia)

Consistenza rilevata

Iscrizioni

Posizione: incisa su un'estremità di uno dei oggetti che compongono la coppia

Descrizione fisica: Oggetti costituito da un blocchetto ligneo di forma all'incirca triangolare con punta arrotondata e con grossa asola ovale. Nelle asole è infilata una corda che lega tra di loro gli oggetti. In origine la fune che passava attraverso il foro era più robusta e fissata all'oggetto stesso tramite un nodo. La praticità della chiavina era di poter legare o slegare rapidamente e con facilità anche quando per qualche causa, ad esempio l'umidità, la pioggia o lo scrollo del trasporto a spalle, un normale nodo si sarebbe aggrovigliato. Posata la funicella distesa sul terreno, vi si deponeva sopra il materiale e poi, impugnando la chiavina e l'opposto capo della fune s'infilava questo dentro l'asola tirando per stringere; quindi tenuta ferma la corda con il pollice per evitarne l'allentamento, con l'altra mano si formava un cappio che infilato sulla punta della chiavina.

Stato di conservazione

Descrizione danni: Entrambi gli esemplari presentano tracce di insetti xilofagi; mancano le corde per legare

Dimensioni

Annotazioni: Le misure si riferiscono ad uno degli esemplari Le misure del secondo esemplare sono: lunghezza 19, larghezza 4,8