Calcolatrice meccanica Monroe
- 1914 ca.
- Note
- Il tipo di macchina calcolatrice è il primo modello prodotto dalla dita americana MONROE CALCULATING MACHINE COMPANY” nel 1912, ma con successo commerciale a partire dal 1914, venduto in Italia da Carlo Allevin di Torino.
Numero d'inventario
- Numero
- CM0414
- Inventario
- Seminara 2015
- Numero
- D/17
- Inventario
- Valz Blin
Indicazioni sul soggetto
Macchina per l'esecuzione automatica di calcoli aritmetici. Attraverso la tastiera si selezionano le cifre. Per effettuare le addizioni e le sottrazioni si preme il tasto "non repeat"; per effettuare moltiplicazioni e divisioni si preme il tasto "repeat". Ruotando la manovella principale in senso orario si compiono addizioni e moltiplicazioni, mentre ruotando la manovella in senso antiorario si ottengono le sottrazioni e le divisioni. Il risultato delle addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni viene visualizzato sull'indicatore inferiore, mentre il quoziente delle divisioni viene visualizzato sull'indicatore superiore, con il resto sull'indicatore inferiore.
Consistenza rilevata
- Quantità
- 1
Marchi ed emblemi
- Tipologia
- marchio
- Qualificazione
- di fabbrica
- Identificazione
- MONROE CALCULATING MACHINE COMPANY
- Quantità
- 1
- Posizione
- sul davanti del corpo parallelepipedo
- Descrizione
- iscrizione di colore rosso riportante, sopra una linea, la dicitura a caratteri capitali "MONROE"
Modalità di acquisizione
- Donazione di Aimone Franco
Descrizione fisica
Calcolatrice meccanica a tastiera estesa, costituita da un corpo metallico parallelepipedo su cui è montato un carello mobile. La tastiera è formata da otto colonne di tasti in gomma dura, numerati da 1 a 9, più una riga inferiore di tasti rossi per lo zero. In aggiunta si trovano tre tasti, uno di colore rosso e due argentati che costituiscono i comandi delle operazioni: un tasto per l'azzeramento della tastiera, un tasto per addizioni e sottrazioni e un tasto per moltiplicazioni e divisioni. Sul lato anteriore della calcolatrice è posizionata l'impugnatura della leva che comanda gli spostamenti del carrello; sul fianco destro della macchina è situata la manovella per l'esecuzione delle operazioni. Sul lato destro del carrello inoltre si trova un'altra manovella, più piccola, per l'azzeramento dei visualizzatori. Sul carrello sono posti due indicatori, uno inferiore, costituito da sedici finestrelle sul quale viene indicato il risultato di addizione e moltiplicazione e il dividendo della divisione, e uno superiore, formato da otto finestrelle per la visualizzazione del moltiplicatore della moltiplicazione e il quoziente della divisione. L'apparecchio è montato su una tavola lignea, sostenuta da quattro gambe.
Condizione giuridica
- Proprietà della Casa Museo dell'Alta Valle del Cervo
Dimensioni
- Unità di misura
- cm
- Altezza
- 16
- Larghezza
- 43
- Profondità/Spessore
- 30
Note
- Nell'evoluzione del calcolo automatizzato, il passaggio dalle addizionatrici alle calcolatrici è caratterizzato dall'introduzione di un organo meccanico, detto traspositore, che consente l'automazione della moltiplicazione; per mezzo della registrazione del moltiplicatore su un un numeratore, il traspositore permette di eseguire la moltiplicazione con la ripetizione automatica dell'addizione, senza la necessità della continua reimpostazione dei numeri. La prima macchina di questo tipo fu realizzata tra il 1671 e il 1694 dal filosofo e matematico tedesco Gottfried Leibniz, che sviluppò la macchina aritmetica di Pascal del 1642. Il traspositore di Leibniz consisteva in un pignone con denti di diversa lunghezza. Una soluzione alternativa venne intrapresa dal fisico e matematico veneziano Giovanni Poleni che, nella costruzione della propria macchina da calcolo, utilizzò un traspositore costituito da una ruota con un numero variabile di denti. Il progetto di Frank Stephen Baldwin, coniugando soluzioni meccaniche derivate da entrambe le concezioni del traspositore, permise alla Monroe di essere tra le prime aziende ad introdurre sul mercato delle calcolatrici dotate di tastiera al posto di sistemi di leve, garantendo un notevole miglioramento delle prestazioni.
Link esterni
- Tipologia
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