Bürsch in festival: 1-19 agosto 2025 Un itinerario in 9 puntate alla scoperta della Valle Cervo attraverso il racconto, il teatro e la musica

Tipologia Oggetto
[VUOTO]

Tipologia

Festival

Indicazioni sul soggetto

 

I luoghi della Valle Cervo e della Bürsch che desideriamo far scoprire agli spettatori sono spesso piccoli e remoti borghi che non dispongono di spaziosi parcheggi e ampie strade, ma proprio per questo sono incantevoli e quasi magici, specie nelle serate estive fra stelle e lucciole!

Per questo vi chiediamo di avere pazienza se incontrerete qualche difficoltà logistica.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

INGRESSO A OFFERTA LIBERA: Contribuendo con 10 euro al vostro primo ingresso, ci aiuterete a sostenere le attività culturali del Centro di Documentazione Alta Valle Cervo la Bürsch e la prossima edizione del festival!

ORARI

Spettacolo teatrale 20.45
Conferenza 21.00 circa
Replica spettacolo teatrale a seguire (21.30 circa)
Musica a seguire (22.00 circa)

 

INFO:

www.altavallecervocentrodoc.it - teatrando@teatrandobiella.it

In caso di maltempo gli spettacoli verranno annullati dandone informazione attraverso i social. Seguiteci su IG @altavallecervo
Le serate annullate saranno recuperate in data da destinarsi.



Bürsch in Festival estate 2025
I soldati della Valle Cervo. Storie di valligiani combattenti

 

Da secoli, anche loro malgrado, gli uomini e le donne della Valle Cervo hanno dovuto e/o voluto combattere. Purtroppo, le guerre non sono mai mancate e ci furono sempre valìt della Bürsch o gente dalla Bassa Valle Cervo impegnata su qualche fronte. Fortunatamente, la vallata ha vissuto pochi episodi di guerra guerreggiata, ma il Piemonte, l’Italia e altri luoghi del mondo hanno visto i nostri valligiani in armi. Il BürschFestival 2025 si propone di rievocare, per tutte e otto le comunità della vallata (Andorno Micca, Campiglia Cervo, Miagliano, Piedicavallo, Rosazza, Sagliano Micca, Tavigliano e Tollegno), gli episodi e le figure che hanno lasciato il segno negli archivi storici e nelle memorie del territorio. Naturalmente non si tratta di celebrare le guerre, anzi. L’intento è quello di sottolineare come e quanto l’esperienza di quei combattenti sia stata drammatica, tanto per chi fece ritorno a casa, quanto per coloro che persero la vita lontano dalla Valle Cervo.
 

Nel 1488 fu Biella a muovere guerra ad Andorno e alla sua vallata, nei conflitti del Sei-Settecento non mancarono i sacrifici dei valìt e dei coscritti dei paesi più a valle (a partire da Pietro Micca). Alcuni soldati stranieri terminarono i loro giorni lungo il Cervo, sbandati di chissà quali eserciti. Napoleone e il Risorgimento trovarono pronti coloro che erano in grado di combattere. Sui campi dell’Indipendenza nazionale, così come in Crimea, c’erano militi della Valle Cervo. Furono poi gli Alpini, costituiti nel 1872, a chiedere uomini a questa terra. In quest’anno particolare, con l’Adunata Nazionale degli Alpini a Biella, il tributo è quanto mai doveroso ai valligiani che portarono quel cappello con la “penna nera” che, ancora oggi, si fabbrica in valle. Un Alpino di Riabella cadde ad Adua nel 1896. Un piedicavallese combatté a Cuba nel 1898 sotto la bandiera degli USA.
 

La Grande Guerra e la Seconda Guerra Mondiale coinvolsero i valìt e gli uomini abili degli altri paesi. Molti non tornarono. Il Parco della Rimembranza di San Giovanni d’Andorno, idealmente, li raccoglie tutti insieme. Ma gli archivi (comunali, parrocchiali ecc.), le biblioteche e le memorie viventi delle otto comunità tramandano anche le storie di quanti sopravvissero e furono protagonisti della ricostruzione della nuova Italia. Storie anonime, eppure straordinarie, storie analoghe, eppure diverse, da quella del Generale Felice Boffa Ballaran di Tavigliano, fondatore della Scuola Militare Alpina di Aosta, esploratore in Tibet e geografo “disegnatore” dei nuovi confini dopo il 4 Novembre, come quella dei marinai che, dalle acque del Cervo navigarono su quelle del Mediterraneo.
 

 

L’edizione 2025 del festival, come ormai d’abitudine, avrà come punto d’appoggio e di ispirazione anche un ampio percorso espositivo allestito nelle sale del Santuario di San Giovanni d’Andorno. Curata dal Centro di Documentazione dell’Alta Valle del Cervo – La Bürsch, la mostra sarà incentrata sulle figure dei soldati (anche al femminile) che hanno contraddistinto la Storia della vallata, da Miagliano a Piedicavallo, dalla “guerra d’Andorno” del 1488 ai valìt che presero parte alle campagne napoleoniche dai moschettieri tollegnesi del XVII secolo a coloro che presero parte alle guerre risorgimentali, dagli eroi della Prima Guerra Mondiale a quelli della Seconda, senza dimenticare i passaggi di truppe, gli acquartieramenti e le requisizioni belliche, fino alla recente manifestazione dedicata al 150° di fondazione degli Alpini con il “campo” impiantato dai soldati in armi a Sagliano e con le loro marce sulle cime della valle. Il tutto evidenziando, per ciascuna delle comunità partecipanti al festival, non soltanto i caduti, ma anche coloro che, da combattenti, seppero tornare a casa dopo aver vissuto esperienze belliche differenti, o anche solo la naja, in luoghi lontani dalla “piccola patria” che è la Bürsch, tanto sulla terraferma, quanto sul mare o nell’aria. Anche per la mostra, il Centro di Documentazione dell’Alta Valle del Cervo – La Bürsch coinvolgerà per le sue ricerche il territorio e la sua gente, i suoi archivi comunali e parrocchiali, e tutte le fonti edite e inedite disponibili per restituire un’epopea minima, ma di grande significato, soprattutto in considerazione del contesto contemporaneo.



 

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