Ritratto del notaio Eusebio Rosazza di Rosazza
Tipologia Iconografica
Data cronica
- XVII-XVIII secolo
- Note
- il quadro è privo di data: attribuzione cronologica di tipo stilistico
Identificazione del soggetto
- Il notaio Eusebio Rosazza è ritratto a mezzobusto, con in mano un biglietto che lo identifica come "Il Signor Nodaro Eusebio Rosazza [di] Rosazza". Sotto l'abito scuro porta una camicia bianca con maniche a sbuffo e un jabot di ricamato (pizzo). La mano sinistra poggiata su un volume chiuso. Si tratta di un ritratto se non giovanile, non troppo maturo: l'uomo appare con tratti giovani e con una capigliatura piuttosto lunga, con scriminatura in mezzo e ancora scura. In alto a sinistra della tela è ben visibile lo stemma della famiglia Rosazza, con la torre e la rosa.
Note
- Il quadro, che si trova nella sala dell'Amministrazione del O.P.L. di San Giovanni d'Andorno, presso la rettoria del santuario, è anonimo. E anche l'identità del soggetto è, per certi versi, tale. Di notai con il nome di Eusebio Rosazza se ne contano almeno tre in valle. Il primo attivo nella prima metà del Seicento, il secondo e il terzo (zio e nipote) tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento. Al momento non è stato possibile individuare quale dei tre sia rappresentato nel dipinto, anche se è più probabile che si tratti di uno dei due più recenti (più che altro per analisi stilistica dell'opera, che non sembra così antica).
Resta anche da scoprire perché il quadro si trovi a San Giovanni d'Andorno. Con tutta probabilità la presenza è spiegabile assegnando al personaggio ritratto il ruolo di benefattore del santuario, ma ad oggi non è stato possibile reperire testimonianze documentarie specifiche. Oppure il notaio rosazzese si distinse in qualità di amministratore dell'ente, ma anche in questo caso mancano riferimenti di sorta.