Coperchio

Tipologia Oggetto
Data cronica
1875 - 1925
Coperchi in terracotta
Coperchi in terracotta

Tipologia

oggetto da cucina

Numero d'inventario

Numero
CM0093.1 - CM0093.4
Inventario
Seminara 2015
Numero
A/51/a - A/51/d
Inventario
Valz Blin

Indicazioni sul soggetto

Elemento che serve a chiudere l'apertura superiore di vasi o recipienti

Consistenza rilevata

Tipologia
pezzo/i
Quantità
4

Descrizione fisica

Corpo emisferico schiacciato a tesa espansa e pomolo apicale a disco concavo

Stato di conservazione

Stato
discreto
Data rilevazione
luglio 2015
Descrizione danni
Gli oggetti presentano piccole lacune lungo il bordo

Condizione giuridica

Proprietà della Casa Museo dell'Alta Valle del Cervo

Materia e tecnica

terracotta

Tecnica esecutiva

foggiatura /asciugatura/ cottura

Dimensioni

Unità di misura
cm
Larghezza
19,5 (diametro)
Annotazioni
la misura si riferisce all'esemplare più grande della serie
Unità di misura
cm
Larghezza
11.5 (diametro)
Annotazioni
la misura si riferisce all'esemplare più piccolo della serie

Note

Le stoviglie di Ronco erano presenti in tutte le case biellesi. Conosciute con il nome di "bielline" e diffuse in tutto il Piemonte, Lombardia e Liguria, questi oggetti furono sino agli anni Cinquanta del secolo scorso sinonimi del luogo dal quale provenivano. Il prodotto si affermò grazie al prezzo molto basso che sbaragliava la concorrenza degli altri centri di produzione piemontesi e lombardi. Questa manifattura tutta biellese aveva il proprio punto di forza nella collaudata ed essenziale professionalità degli addetti e nella efficienza di un modello gestionale celebratissimo. Le fornaci erano un po' ovunque nel paese: alcune erano fabbriche, altre semplicemente botteghe gestite dalle famiglie stesse. Alla fine dell'800 la produzione aveva raggiunto uno dei più alti livelli di sviluppo con 35 laboratori operanti; tale produzione si conciliava con l'attività agricola, sfruttando i tempi morti dei cicli stagionali.  Una delle ragioni della fama delle stoviglie ronchesi era dovuta alla qualità dell'argilla che le rendeva resistenti al fuoco e non comunicava alle vivande alcun cattivo odore (attualmente la terra usata dall'artigiana non proviene da cave biellesi, ma ha le stesse caratteristiche).  Con la terracotta si realizzava di tutto: dai giochi alle tubature, ma Ronco è ricordato anche per i suoi celebri fischietti, i #subiét#.
     

Link esterni

www.provincia.biella.it
Tipologia
approfondimento
www.comune.roncobiellese.bi.it
Tipologia
approfondimento

Bibliografia/Fonte